Sono passati 30 anni e 30 chili fa. Sembra ieri quando il Vescovo Maggiolini mi ha ordinato prete insieme ai miei compagni Mario Fiorani ( che è già nella casa del Padre), Giovanni Illia parroco ad Argegno, Angelo Mazzucchi, parroco a Piateda e Fausto Sangiani vicario generale della diocesi pro tempore. Eravanmo giovani di belle speranze, ognuno con la sua storia, Mario Arrivava da CL, Giovanni e Angelo dal seminario minore, Fausto dopo l’università era entrato in seminario e io arrivavo dai comboniani, storie molto diverse età diverse caratteri e sensibilità diverse. Eppure ci siamo amalgamati abbastanza e con alcuni ho legato bene.

Un anniversario è occasione per un bilancio e la prima cosa che mi viene in mente è che devo ringraziare il Signore perchè mi ha voluto bene e ha questo progetto per me e nonostante ( o forse anche a causa) dei miei limiti e defaillance mi ha scelto per una missione, essere un piccolo segno del suo amore per gli uomini. E’ la frase che scrissi sull’immaginetta dell’ordinazione e che confermo. Dio è grande e nonostante la nostra povertà riesce a fare qualcosa di bello per noi e per gli altri.

Devo poi ringraziare tutte le persone che il Signore ha meso sul mio cammino in questi anni e sono tante e con tante di loro si è creato un rapporto di amizia e stima che perdura anche oggi. Ringrazio le comunità di Ponte Chiasso, Valmorea, Rodero e Bizzarone, Piantedo, GeraLario e Trezzone. Un grazie speciale a don Renzo Beretta che è stato per me un padre, un esempio incredibile di fede, umanità e saggezza.

In questa occasione voglio ricordare anche tutti coloro che ho incontrato nel mio cammino di formazione e che con il loro sostegno, amicizia preghiera ed esempio mi hanno aiutato a discernere il progetto di Dio per me. Il mio debito di gratitudine verso i comboniani, con cui ho trascorso circa 12 anni della mia vita, è impagabile e molti dei miei amici sono comboniani. Con loro ho imparato ad essere aperto, a prendere posizione per quello che credevo giusto anche a richio di pagarne il prezzo. Ho trovato formatori sensibili e uomini di fede e servizio.

Ringrazio il Signore per la mia famiglia. Mi ha dato 3 fratelli e una sorella, dei genitori amorevoli anche se non sempre sono stato capace di capirli e a volte li ho sentiti un po’ frustranti, ma credo che questo capiti a tanti figli nel loro cammino di crescita.

In questi anni ho sperimentato che dovunque la vita mi portasse lui era sempre presente e qualunque cosa succedesse, sapeva sempre trarre il bene anche da situazioni difficili e a volte frustranti. Davvero se ti affidi a lui soprattutto quando non capisci il senso di quello che ti succede, lui ti porta avanti. C’è un filo rosso che lega tutti gli avvenimenti della mia vita belli e brutti ed è il filo dell’amore di Dio che non è mai venuto meno, anche se a volte l’ho capito dopo. Siamo semplicemente dei servi e i servi non portano avanti i loro progetti ( per quanto belli) ma quello del Padre come ha fatto il Figlio e certamente non ci mancherà mai l’aiuto dello Spirito Santo.

A tutti voi che leggete queste righe chiedo una preghiera per me e i miei compagni di messa affinchè ci rendiamo sempre più docili alla volontà del Signore e lui possa realizzare in noi quello che desidera.

Faccio mie le parole del Salmo 62

 O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz’acqua.


Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.


Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.


Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.

19.06.2020 Don Fausto, don Angelo e don Tiziano
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