Dal vangelo secondo Luca


I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 

Il giorno dopo la solennità del sacro cuore di Gesù la liturgia ci presenta la memoria del Cuore immacolato di Maria. Effettivamente come non si può separare Maria da Gesù così non si possono separare i loro cuori. Chi ha potuto conoscere Gesù meglio di Maria? Con chi ha condiviso Gesù il suo progetto di vita e la volontà del padre se non con sua madre Maria? Sono un cuor solo e un’anima sola. Lei ripiena dello Spirito, della vita divina, è aperta all’accoglienza e all’amore di Dio che abita in lei che la porta ad essere sollecita ai bisogni di chi le sta intorno.

Cosa ci dice la liturgia del cuore di Maria? Che era un cuore che meditava la parola di Dio, che custodisce le parole di Gesù e riflette sui fatti della vita per capire cosa le stesse dicendo il Signore. Non era preoccupata di capire tutto subito, lasciava sedimentare e quando era il momento giusto lo Spirito le dava la capacità di comprendere e di accogliere. Noi siamo impazienti vorremmo capire tutto e subito, non abbiamo la pazienza di Maria di dare tempo al tempo. Se lei che era piena di Spirito Santo non capiva subito, chi siamo noi di pretendere il contrario? Il vangelo però usa la parola Custodire, che vuol dire prendersi cura, proteggere amorevolmente. Il cuore di Maria non solo ha custodito gli avvenimenti della vita di Gesù e Gesù stesso, ma Custodisce anche noi che siamo diventati suoi figli a tutti gli effetti, ci custodisce nell’amore del Signore, ci protegge dal male e ci incoraggia a fare quello che il Signore ci chiede. Ecco perché è apparsa nel corso dei secoli per avvisare, incoraggiare, prevenire, consolare l’umanità. Sempre col suo materno amore ci incoraggia a fidarci di suo figlio e a diventare suoi discepoli come lei lo è stata.

Buona Giornata.

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