Oggi 12 Ottobre ricorre la memoria del beato Carlo Acutis morto a 15 anni di leucemia fulminante. Messalino app ne fa un bel ritratto.Ecco cosa scive:
Figlio primogenito di Andrea e Antonia Salzano, Carlo nasce a Londra (dove i genitori si trovano per motivi di lavoro) il 3 maggio 1991. Quindici giorni dopo viene battezzato. “Sin dalla nascita il nostro destino terreno è segnato: siamo tutti invitati a salire sul Golgota e a prendere la nostra croce” rifletterà profeticamente Carlo. Questo non significa che non vale la pena di vivere: “Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi. Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita”. Rientrato a Milano, Carlo cresce in un ambiente profondamente cristiano, ma è lui che sceglie liberamente di seguire Gesù con grande entusiasmo. Tra un impegno e l’altro negli anni trova il tempo per suonare il sassofono, giocare a pallone, divertirsi con i videogiochi, guardare gli amati film polizieschi, girare filmini con i suoi cani e gatti.
Oltre a studiare, naturalmente, perché pur senza essere il primo della classe frequenta con profitto, e ad aiutare nei compiti i bambini più piccoli. Riceve la Prima Comunione il 16 giugno 1998, in anticipo rispetto alla normale età. “L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo. Più Eucaristie riceveremo e più diventeremo simili a Gesù e già su questa terra pregusteremo il Paradiso”: è l’insegnamento che ne trae, e che rivolge agli altri. Carlo partecipa con gioia agli incontri di catechismo, coronando il suo percorso di formazione cristiana il 24 maggio 2003 con il Sacramento della Cresima, per poi farsi lui stesso catechista. Considerata la sua età comprende e illustra concetti di Fede con parole semplici e comprensibili, incantando sia il parroco che religiosi e persone comuni che incontra.
Sin da piccolo mostra un interesse particolare per l’informatica: conosce i linguaggi di programmazione, monta video, realizza da solo giornalini e siti web, come le mostre virtuale sui miracoli eucaristici e sui Santuari mariani, progettate e realizzate a 14 anni, che ancora fanno il giro del mondo. Un vero “patito” di internet come i suoi coetanei, convinto che debba diventare “veicolo di evangelizzazione e di catechesi”. Il 2 ottobre 2006 Carlo si sente poco bene: gli viene diagnosticata una leucemia fulminante di tipo M3. All’Ospedale San Gerardo di Monza, sentendo arrivare il momento finale, il 10 ottobre Carlo riceve l’unzione degli infermi e la Comunione. Il giorno seguente entra in coma per un’emorragia cerebrale; i medici lo dichiarano clinicamente morto alle 17.00, avendo cessato tutte le attività cerebrali, tranne il cuore, che smette di battere il 12 ottobre alle 6.45.
Amava ripetere: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Carlo ha trovato la strada per arrivare all’incontro con Dio come un vero e prezioso “pezzo unico”. Per questo è stato proclamato Beato ad Assisi il 10 ottobre 2020.