In questo anno la nostra Chiesa locale, su indicazione del nostro Vescovo Oscar, sta riflettendo sull’ importanza della ministerialità per essere testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio.

All’ interno di questo cammino si inserisce questa giornata giubilare che vuole convocare in Cattedrale, attorno al nostro Vescovo tutti coloro che svolgono un servizio per l’annuncio del Vangelo, la celebrazione liturgica e la carità.

Quest’ appuntamento vuole essere un richiamo a come, nelle diverse azioni della Chiesa una sola è la comunità da servire e uno solo è lo stile del servizio, anche se all’ interno delle differenti specificità.

La giornata, fortemente voluta dal nostro Vescovo e proposta dagli Uffici che animano la pastorale per la catechesi, la liturgia e la carità, con il coordinamento degli uffici pastorali, si presenta come un momento fortemente unitario per tutti coloro che svolgono un ministero in questi ambiti dell’ azione della Chiesa.

PROGRAMMA

ore 09.45Accoglienza

ore 10.00: Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo il Cardinale Oscar Cantoni

ore 11.00Verso una Chiesa della Speranza: passi da compiere.

intervento a cura di Don Rolando Covi, presbitero della Diocesi di Trento, docente di Teologia Pastorale alla Facoltà Teologica del Triveneto

ore 12.30: pranzo condiviso, ospiti nei luoghi di accoglienza della città (parrocchie, oratori…)

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L’occasione del Giubileo della ministerialità ci pone alcune domande su cosa sia la ministerialità e come essa sia vissuta nelle nostre comunità cristiane.

Ministerialità:

Noi quando sentiamo la parola ministero pensiamo al governo, al ministero degli interni o degli esteri. Questo è l’uso comune di cui si è perso il significato originario. Noi pensiamo a luoghi di potere e non a luoghi di servizio per la collettività. Quando parliamo di ministerialità nella chiesa parliamo di servizi, suscitati dallo spirito santo, a beneficio della comunità cristiana e del mondo.

Noi conosciamo alcuni ministri come I ministri straordinari dell’eucarestia che portano la comunione ai malati, i catechisti, lettori che leggono la parola di Dio nella messa, i cantori che guidano il canto nelle celebrazioni, gli operatori caritas ma ci sono tanti ministeri non riconosciuti e sono quelli di coloro che si spendono per il prossimo, quello che una volta si chiamavano opere di misericordia spirituali e corporali. ( non ce le ricordiamo? cerchiamole su google)

La domanda che ci poniamo è qual’è il ministero che io posso esercitare? cioè quale servizio posso fare ber il bene della mia comunità cristiana e sociale?

Il nostro vescovo nel libro sinodale ci parla del ministero della consolazione che consiste nello stare vicino a chi è nel dolore. Pensiamo troppo poco a quanto un semplice saluto, un sorriso possano rallegrare la giornata di una persona, come allo stesso modo una parola sgarbata la possa rattristare. Una telefonata, quattro chiacchere, un caffè preso insieme sembrano gesti banali e invece possono diventare segni di attenzione e amore verso l’altro.

Proviamo a riscoprire anche i nuovi ministeri legati all’evangelizzazione Quando non abbiamo paura di parlare con pacatezza della nostra fede o di scrivere sui social di fede e di speranza svolgiamo un servizio prezioso affinche la parola di Dio si diffonda e solo dio sa quanto il mondo abbia bisogno di Gesù e della sua parola. Non sono ministeri istituiti ma di fatto, come lo è il tenere pulito le chiese, gli oratori e aver cura dei beni della parrocchia.

Il Giubileo della ministerialità a cui siamo invtati a partecipare anche solo sui social (you tube trasmetterà la messa) ci aiuterà a riscoprire in questo anno giubilare che ognuno di noi può fare qualcosa per gli altri.